di Franco Bifano
L’Avv. Pino Capalbo dieci mesi fa ebbe, a livello comunicativo, una felice intuizione, affidò la campagna elettorale allo slogan “Acri cambia vento”. Il risultato finale delle urne, confermando anche la bontà di questa idea, premiò il nuovo progetto politico. Quel vento vincente è entrato cosi nelle storiche sale di Palazzo Sanseverino- Falcone, liberandole dalle polveri insulse che per troppo tempo vi erano sedimentate, insieme agli ultimi acari rimasti sulle poltrone.
Oggi, dopo dieci mesi, quel vento tumultuoso sembra aver terminato la sua missione. Nell’ultimo Consiglio Comunale, infatti, la brezza era meno intensa e certamente più in linea con la stagione in corso.
Che questa incerta primavera porti novità politiche? Nuovi fronti si affacciano all’orizzonte? Vedremo! Intanto, nel corso del Consiglio comunale, il primo cittadino ha sostenuto in un articolato intervento che il tempo della contrapposizione è finito. Che è opportuno, per il bene della città, aprire una nuova fase, quella della reale collaborazione e non più della contrapposizione. Quelle del sindaco non sono sembrate le solite frasi di circostanza, i consueti inviti retorici ma, piuttosto, frutto di una riflessione e di un modo diverso di porsi, nei contenuti e nei toni nel confronto con la minoranza.
La novità non è sfuggita all’opposizione, il prof. Bonacci, per esempio, (che non è apparso del tutto sorpreso) ha parlato per la prima volta di discorso autorevole del primo cittadino, distinguendolo dall’ autoritarismo manifestato, a suo dire, in altre occasioni. Quindi, pur riservandosi di consultare il suo gruppo, ha mostrato interesse per questa eventuale nuova fase e, come segno (forse) di distensione ha riconosciuto l’impegno del Sindaco arrivando finanche a dare consigli all’esecutivo. Tuttavia, con la consueta l’abilità dialettica, non ha mancato di stigmatizzare lo scarso impegno di altri nella Giunta. Critiche che, in questo particolare momento, non è detto che siano state lette solo in termini necessariamente negativi.
L’Avv. Feraudo e la dott.ssa Anna Vigliaturo sono sembrati più cauti, forse perché sorpresi da questa “svolta” che si è manifestata anche nell’accogliere i rilievi dell’opposizione in Consiglio, contrariamente a quanto era in avvenuto in precedenza in qualche commissione. Anche loro, in fondo, hanno dato la sensazione di essere possibilisti. Qualche sera fa, tutti i gruppi di opposizione si sono ritrovati a cena in un noto ristorante cittadino. La foto che suggella l’incontro, scattata a beneficio dei social, è un caso? Cosa bolle nella pentola della politica cittadina? I problemi da risolvere sono tanti e occorrono sinergie per cercare di venirne a capo nel più breve tempo possibile. La politica nelle sue dinamicità è imprevedibile, come lo è il vento che cambia.