La riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese è stata accolta con un certo disappunto dal sindaco di Acri Pino Capalbo, che ha inviato a Occhiuto una lettera, contenente alcune osservazioni in merito al Decreto n. 198 del 13 luglio 2023, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. In base a quanto scrive il primo cittadino, infatti, il nosocomio di Acri verrebbe ulteriormente ridimensionato e dunque «mortificato» con un ulteriore taglio di posti letto e di servizi rispetto al passato
La missiva indirizzata a Occhiuto, e per conoscenza anche al presidente della Commissione Sanità regionale, Pasqualina Straface, si apre con il sindaco Capalbo che puntualizza come il decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza urgenza «identifica l’ospedale di Acri come ospedale di zona disagiata con le seguenti discipline Day Hospital, Day Surgery, Medicina generale ed Emodialisi oltre al servizio di Oncologia». Il primo cittadino di Acri fa notare al commissario ad acta alla Sanità Occhiuto come «l’assetto organizzativo programmato non vede tuttavia alcuna conferma dei posti letto ordinari né alcuna ottimizzazione dei posti di Day hospital e Day surgery, bensì una sostanziale riduzione degli stessi». «Il Presidio ospedaliero Beato Angelo di Acri – scrive il sindaco Capalbo – passa infatti da 32 posti letto a 26, così ripartiti: medicina Generale 18 posti letto ordinari e 2 in Day hospital, a fronte dei 20 posti letto ordinari e 2 in Day hospital precedentemente esistenti; Chirurgia Multidisciplinare 6 posti letto in Day surgery rispetto ai 10 posti letto in Day surgery esistenti.