a formula tradotta in italiano: “Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti Nostri Fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santo il Beato Angelo d’Acri e lo iscriviamo nell’Albo dei Santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essa sia devotamente onorato tra i Santi. Nel nome del padre del Figlio e dello Spirito Santo Amen”.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario generale di Sua Santità. Ad accompagnare la liturgia solenne anche il coro polifonico San Giuseppe – Sant’Angelo di Acri diretto dal maestro Giustino D’Auria e quello della cappella Sistina. Domani i 50 elementi che compongono il coro polifonico acrese, parteciperanno anche alla celebrazione eucaristica di ringraziamento. Grande gioia per tutti i fedeli calabresi dopo la canonizzazione avvenuta proprio nella domenica in cui si celebra la festa di San Francesco d’Assisi. Angelo d’Acri, al secolo Luca Antonio Falcone, “l’angelo della pace” per il suo modo di comunicare ai fedeli alla proclamazione del Santo Padre è stato accolto da un lungo applauso. Nella santa messa officiata in piazza San Pietro il Santo Padre ha inoltre canonizzato“I bambini martiri di Tlaxcala” Cristoforo, Antonio e Juan tre bambini indigeni messicani (beatificati da San Giovanni Paolo II nel 1990), vissuti nel quattordicesimo secolo e uccisi nel 1527 e nel 1529. Santi anche Faustino Míguez, sacerdote scolopio e fondatore dell’Istituto Calasanziano delle Figlie della Divina Pastora,Andrea de Soveral e Ambrogio Francesco Ferrosacerdoti diocesani,Matteo Moreira, Laico e 27 compagni tutti martiri trucidati in Brasile il tra 16 luglio e il 3 ottobre del 1645 durante la celebrazione della messa da un gruppo di soldati olandesi di confessione protestante.
fonte: Qui Cosenza