Al di là dei confini calabresi si apre un mondo. E la ricerca si spinge a riflessioni sulla comunità perduta oltreoceano, in connessione con altri paesi. Picitti Stories – Tempo Futuro, il progetto di teatro e comunità dell’associazione culturale ConimieiOcchi, cofinanziato dalla Regione Calabria e patrocinato dal Comune di Acri, arriva in Costa Rica. Una terza edizione che vede la partecipazione del “Conservatorio de Castella”, che si trova nella città di San José, in cui le materie sono varie: musica, arte plastica, letteratura, danza, folclore e teatro. A partecipare al laboratorio dell’associazione sono stati gli studenti di teatro. Gli autori del progetto hanno fatto della pandemia una vera e propria opportunità, perché le connessioni da remoto hanno offerto l’occasione di pensare di connettersi all’America Centrale. Così, Picitti Stories – Tempo Futuro, ha indagato nelle grandi città del Costa Rica, laddove può accadere che il senso di comunità si sfaldi e si trasformi da abbandono fisico in abbandono interiore. A coordinare il laboratorio Gio Giuggiari, videomaker esperta di storytelling che vive in Costa Rica.
“Per me é stata un’esperienza interessante portare i miei compagni, il mio territorio, nel progetto Picitti Stories. È stato prezioso per capire quello che si sente quando si è migranti, quando intorno a te si comunica in una lingua che non é la tua. È stato importante vivere il “non capire” come un’opportunità di conoscere l’altro con l’immaginazione. É interessante essere nel posto di fragilità che ti dà non avere il potere del linguaggio che conosci”. La novità, per chi ha partecipato al progetto calabrese dalla città di San Josè, è stata scoprire il fenomeno dell’emigrazione, che nel Costa Rica non esiste quasi per niente. E la risposta dei giovani sudamericani è stata di grande partecipazione ed entusiasmo. Ciò che fino a due anni fa sembrava impensabile, un intreccio virtuale tra Calabria e America Centrale, è avvenuto. Incrociando un Paese molto diverso dalle realtà del Sud Italia, Picitti Stories ha allargato gli orizzonti e acquisito nuove conoscenze sull’idea di tempo futuro sviluppata dai giovani.
Una riflessione corale, quella che uscirà dal lavoro finale. La stessa Gio Giuggiari conclude: “I ragazzi del Costa Rica sono particolarmente sensibili, vivono molto nella natura e fanno arte tutti I giorni. Ci siamo divertiti un sacco e abbiamo imparato tanto con loro. Anche la professoressa María, che insegna teatro nel Conservatorio, é stata una grande alleata. É entrata nel gioco con la stessa gioia e curiosità dei ragazzi, e ci ha detto che vuole continuare a fare questo tipo di scambio perché rinnova la voglia d’imparare l’italiano e conoscere L’Italia. Ma sopratutto i ragazzi sono interessati all’arte e lo scambio interculturale con altri ragazzi diversi, che vivono dall’altra parte del mondo”. Tra il 21 e il 30 giugno è previsto un incontro virtuale tra gli studenti delle scuole di Acri e quelli del Costa Rica, così da creare uno scambio di sguardi sul tempo futuro che possa mostrare nuovi orizzonti.