Quando si è giovani è strano…

DI FRANCO BIFANO

A volte, accadono cose che non si riescono a spiegare, per le quali è persino complicato trovare una ragione. Forse, perché una ragione non c’è. Così, proviamo a fare i conti con noi stessi, con le nostre convinzioni, e scopriamo che in circostanze particolari, come la vita spezzata di un ragazzo di soli diciassette anni, anche quelle che credevamo solide, vacillano.

La perdita improvvisa di Angelo ha straziato la sua famiglia, lasciato un senso di smarrimento nei suoi amici e ha toccato nel profondo una intera comunità. Questi sono i giorni del dolore, del cordoglio e del pianto. E’ giusto che sia così. Ci sarà poi il tempo per riflettere, per tentare di capire.
I figli sono l’orizzonte al quale si guarda con amore. Sono la speranza, lo specchio che ci proietta verso il futuro. E’ impossibile anche solo immaginare il dolore che prova una famiglia toccata da una così grave e inaspettata perdita.

Angelo è andato via , mentre viaggiava su un carro costruito per divertirsi e festeggiare il Carnevale. Sembra assurdo che il giorno dell’allegria e della spensieratezza possa, in pochi secondi, trasformarsi nel giorno più buio e più tetro.

Per i ragazzi è maledettamente difficile comprendere che il pericolo è sempre in agguato, e che la guardia non andrebbe mai abbassata anche quando è lecito divertirsi. Quando si è giovani è facile lasciarsi trasportare nei momenti in cui sembra che tutto sia possibile e sia tutto concesso.
Forse perché: “quando si è giovani è strano poter pensare che la sorte (balorda!) venga e ci prenda per mano…..” F. Guccini