Questione giudice di pace. Errare e’ umano, perseverare e’ diabolico
di Pino Altomari
Ancora una volta sono costretto ad intervenire sulla questione della selezione di un Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’ufficio del Giudice di Pace di Acri, a cui ho partecipato, in quanto in maniera travisata il portavoce del Sindaco, in un comunicato, pubblicato anche da altri giornalisti, cerca di attribuirmi fatti e reati non a me imputabili.
La segnalazione fatta dal sottoscritto all’Anac, scaturisce dal fatto che seconda la mia modesta opinione, e secondo i valori scaturiti dall’osservanza delle Leggi, in un Paese che voglia chiamarsi civile e democratico, nessun partecipante ad una selezione pubblica scrive il bando, detta i criteri, restringe la platea dei partecipanti e si autonomina vincitore!!!!
Tali fatti, costituiscono degli illeciti amministrativi e penali.
Tengo a precisare che la delibera n.161 del 17/2/2016 dell’Anac, a firma del Dott. Cantone, ha riscontrato tali irregolarità e con la stessa l’Anac ha provveduto a sancire la punizione del funzionario che si è reso colpevole di ciò ed ha obbligato il Comune ad effettuare la segnalazione al Prefetto, per eventuali profili di responsabilità del Segretario del Comune, per mancata vigilanza.
Non si comprende quale colpa possa essere attribuita al sottoscritto in tutto ciò, in quanto nella selezione, insieme ad altro concorrente, ha solo allegato il curriculum vite e dichiarato il titolo di studio posseduto.
In quella fase, che ricade a maggio 2014, il Dott. Cofone avrebbe potuto tranquillamente dichiarare che i titoli non erano quelli richiesti ed escluderci. Invece i titoli sono stati riconosciuti validi, infatti io e l’altra concorrente siamo stati collocati dallo stesso Cofone al secondo e terzo posto.
In riferimento all’anzianità di servizio nella categoria D, menzionata dal portavoce del Sindaco, il sottoscritto, a seguito di un concorso interno, si è qualificato al 2° posto, quindi, per legge, aveva preferenza, rispetto agli altri concorrenti, in quanto collocato in posizione prevalente.
Ancora in merito alla delibera dell’Anac, che ha stabilito le punizioni citate, se i destinatari non ritenevano corretto quanto stabilito nella delibera non si comprende perchè la stessa non sia stata impugnata a suo tempo.
Il sottoscritto che si reputa persona rispettosa delle leggi, non ha nessuna intenzione di fare da capro espiatorio a nessuno.
Il portavoce del Sindaco ed altri giornalisti che hanno pubblicato il comunicato, omettono però di dire che, mentre l’Anac a seguito di una propria istruttoria, ha sanzionato il comportamento illecito del funzionario, l’Amministrazione Comunale con l’assegnazione del Peg 2016 (delibera n. 164 del 20.07.2016), ha premiato il funzionario assegnandolo nuovamente presso l’Ufficio del Giudice di Pace.
In ogni modo ho provveduto a dare mandato ai miei legali affinchè si attivino, nelle opportune sedi, a tutelare la mia persona da tali diffamazioni.
Per conferma di tutto quanto ho esposto si potrà leggere la delibera Anac, che si allega.