di Raffaele Morrone (Consigliere Comunale)
“Essere in piazza San Pietro, in un mare di folla, davanti a Papa Francesco che proclama Santo il nostro Beato Angelo, è stata un’emozione indescrivibile che porterò dentro al mio cuore per tutta la vita”. Così il consigliere comunale di Acri, Raffaele Morrone, che, insieme a tutta l’amministrazione Capalbo, ha assistito domenica scorsa alla messa di canonizzazione del frate cappuccino nato ad Acri nel 1669, predicatore instancabile lungo le strade di tutto il Meridione, castigando la corruzione del suo tempo e denunciandone con passione e accanimento le ingiustizie sociali, schierato sempre dalla parte dei deboli contro gli abusi e i soprusi dei potenti, beatificato da Leone XII 1825. “Siamo giunti a Roma in più di seimila – continua Morrone – umili pellegrini e, al termine della cerimonia, il Santo Padre ci ha colmato di gioia avvicinandosi, salutandoci e impartendoci la sua benedizione. E, al ritorno ad Acri, c’erano più di cinquemila concittadini ad attendere per l’avvio dei festeggiamenti, con la processione sino al santuario, insieme a padre Francesco e a tutti i frati del convento. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al comando dei Vigili Urbani e a tutte le forze dell’ordine che, unitamente ai preziosi volontari, hanno garantito che tutto si svolgesse in piena sicurezza e tranquillità”. “Ho avuto la fortuna – conclude Morrone – di poter scambiare due parole con Salvatore Palumbo, il giovane beneficato dal miracolo che ha supportato la causa di santificazione: il sorriso illuminante di questo ragazzo, la forza e la gioia di vivere scaturente dai suoi occhi, sono a dir poco disarmanti e indice di una fede salda che è d’esempio per tutta la comunità acrese. Spero tanto che il cuore grande di Sant’Angelo possa guidare tutti noi verso una vita sempre meglio improntata all’amore cristiano. Ce n’è tanto bisogno. W Sant’Angelo”.