Di seguito proponiamo la recensione di Emilia Bifano,del libro “Piangi pure”, scritto da Lidia Ravera.
Questa recensione ha vinto il Primo premio nella sezione narrativa -borsa di studio -V.Padula.
E’ il muto scorrere del tempo che fa rumore nella mente di Iris.
C., come lo chiama Iris nel suo diario, è forse l’incognita più grande della sua vita, una sola lettera che racchiude in se tutte le certezze e le incertezze del suo passato e sul suo futuro.
Anche Carlo avverte la precarietà della vita, incombe su di lui il peso di una malattia che lo sta, piano piano, portando via. Allora non resta che vivere insieme quel poco che rimane ad entrambi, di “cogliere l’attimo” della ode oraziana , cercando di carpire il meglio di ciò che incontrano sulla loro strada.
Carico di spunti validi per tutti, ricco di introspezione psicologica che mira direttamente al cuore di chi legge, questo romanzo fonde in sé stile classico e moderno. E’ composto in forma “quasi epistolare”, la stesura del diario diventa lettera e mezzo di comunicazione con cui Iris si rivolge ad un invisibile interlocutore trasfigurato poi nella persona del lettore.
Il lessico è ricercato e “curato fino all’ ultima virgola” ma per niente ostico anzi, piacevole e scorrevole.
Quando si giunge poi all’ultima pagina, si tenta di contenere le lacrime, ma alle parole “PIANGI PURE” con cui si conclude il romanzo ci si sente autorizzati dalla autrice stessa a sfogare quelle emozioni che solo un buon libro sa regalare.
<<Quelli che ci lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle.>>- J.D.Salinger –
Emilia Bifano