Di Salvatore Zanfini
Spesso, guardando le partite di calcio in TV , seduto in poltrona, seguo il pallone rotolare sul manto erboso, i giocatori che rincorrono il loro sogno…e, inevitabile il mio pensiero va… Ritorno indietro nel tempo…quando, presidente dell’Acri, avevo i “miei ragazzi” e, insieme rincorrevamo i nostri sogni. Sono stati tempi difficili, ma bellissimi ! L’entusiasmo non ci faceva avvertire la stanchezza! Ogni domenica una nuova sfida.
Dirigenti e giocatori: un vero e proprio gioco di squadra! Una famiglia! Il rapporto con i ragazzi era tale che loro frequentavano con gli stessi ritmi gli allenamenti e casa mia. L’accoglienza era assicurata: spesso il pranzo e la cena, il caffè e quattro chiacchiere… in casa erano sempre i benvenuti ! Vedevo in loro i figli maschi che non ho mai avuto…tanti, però…
Di ognuno di loro ricordo tutto. Al loro nome associo il volto e il nomignolo con cui affettuosamente li chiamavo, le loro storie personali, i tanti aneddoti dei tempi trascorsi insieme. Negli anni della mia presidenza ne ho visti tanti di ragazzi. Ho pianto e riso con loro. Con la loro grinta mi hanno trasmesso l’entusiasmo e la freschezza della loro giovinezza… mi sentivo giovane anch’io ! Ancora oggi alcuni li sento. Una mattina di giugno ho ricevuto una telefonata del mio “figlioccio slavo ” Ristic, con la voce rotta dal pianto mi dava la triste notizia della morte di Salvatore Bonofiglio, il nostro bomber, il nostro “piccolo grande uomo”… Abbiamo pianto insieme senza dire una parola. La bandiera dei lupi rossoneri si è ammainata.
Qualche giorno fa Mimmo Bacillieri e’ venuto a casa a dirmi e invitarmi alla “Partita del Cuore” dedicata a Salvatore, con tutte le vecchie glorie dell’Acri calcio… Nonostante i miei acciacchi, penso di essere presente; rivedere i “miei ragazzi” sarà bellissimo… il nostro cuore e i nostri occhi saranno rivolti al cielo dove, “u iesu”, di sicuro , dribbla anche le nuvole.