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SCINNA I SU QUATRU (Scendi dal piedistallo dove ti sei posto/a!)

di Giuseppe Donato

Esistono posti nel mondo dove per poter esprimere il proprio parere devi esporti al rischio di saltare per aria, manco stessi per rivelare l’origine di tutti i mali.
Esistono posti nel mondo dove ai cittadini si chiede di rispettare le direttive che vengono dettate dall’alto, ma quell’alto non ha alcun ascendente sui cittadini che gli ridono in faccia e lo perculano ma solo nel segreto delle loro cerchie, perché davanti no, non è possibile esprimersi per non guastarsela con l’utile idiota buono per ogni stagione e magari se stai zitto ti passa pure qualche incaricuccio che di questi tempi male non fa!
Esistono posti nel mondo dove chi opera in totale trasparenza, finisce per essere controllato e ricontrollato nel suo operato fino a spulciarne le più intime facezie, qualora vi si possa riscontrare qualcosa con la quale difendersi da attacchi che potrebbero partire da cotali specchiate minoranze.
Esistono posti nel mondo dove fare nulla, poco o ricopiare quanto di buono già fatto dai predecessori, si vorrebbe che possa bastare per zittire eventuali critiche dirette all’operato di cotali visionari di cui un’amministrazione non potrebbe mai e poi mai privarsi, forse perché rappresentano un ghiotto bottino in termini di preferenze, quindi si preferisce sorvolare su eventuali défaillances magari spostando il malcapitato da un posto all’altro, tuttavia avendo cura di preservare il bottino di cui sopra.

Esistono posti nel mondo dove la stampa agita il manganello del controllo attivo, della presa di posizione a prescindere, della salvaguardia della verità, del credo morale, dell’integrità, salvo poi brigare con il potere per ottenere salvacondotti e prebende con cui banchettare alla fiera delle vanità.
Esistono posti nel mondo dove l’ignorante risulta più intelligente dello studiato, semplicemente perché può vantare un pezzetto di carta in cui si afferma di aver sostenuto un esame e di averlo superato, non scendendo nei particolari di un percorso che potrebbe nascondere sotterfugi, scorciatoie, svendite morali e fisiche, contrattazioni pecuniarie.
Esistono posti nel mondo dove purtroppo il potere viene esercitato con il consenso, che non sempre è la cartina di tornasole della volontà degli elettori, ma un acquattamento dei desiderata delle rispettive parti, per non alimentare polemiche che potrebbero diventare dannose, a lungo andare, per la credibilità delle parti stesse.

Esistono posti nel mondo dove e per fortuna c’è ancora chi può permettersi il lusso di dire pane al pane e vino al vino; posti dove spingere alla maturazione di una coscienza critica dovrebbe essere all’ordine del giorno; posti dove uno vale uno a prescindere dalle gabbie culturali che qualcuno vorrebbe utilizzare per scansionare le virtù umane; posti dove dopo un errore clamoroso, ti alzi e lasci il compito a qualcuno di più competente e meno borioso, chiedendo umilmente scusa; posti dove rappresentare i cittadini non è una derivazione di poteri sovrannaturali da esercitare ad libitum, ma una puntuale e garbata missione da compiere in nome e per conto di tutti i cittadini e non solo di quelli che ti hanno riconosciuto, nelle maniere più svariate, il loro consenso.
Ecco, in questi ultimi posti, ognuno di noi dovrebbe poter risiedere, per non delegittimarsi e svendersi quotidianamente, magari con la scusa della ricerca della verità!
«Se libertà vuol dire veramente qualcosa, significa il diritto di dire alla gente quello che la gente non vuole sentire.» George Orwell

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