Si è tenuta ieri sera, nella centralissima Piazza Sprovieri, al cospetto di un pubblico che ha battuto i denti per temperature tutt’altro che miti.
Il presidente della Regione ha risposto alle domande dei giornalisti, toccando tutti i temi più caldi.
Per l’occasione, era accompagnato dai consiglieri regionali Giampaolo Chiappetta, Giulio Serra, Giuseppe Caputo ed Ennio Morrone e dalla coordinatrice provinciale del Popolo della Libertà, Simona Loizzo. A fare gli onori di casa, il coordinatore locale del partito, Rosario Chiappetta. Assente Jole Santelli, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A Scopelliti è arrivata anche la voce di protesta degli avvocati, contro la chiusura della sezione staccata del Tribunale, definita dal presidente, così come le altre, “una gaffe del governo tecnico”.
Sulla chiusura di Tribunali e sezioni staccate, il presidente della giunta regionale ha rilanciato l’idea del referendum, “per ovviare a un provvedimento che segnala ulteriormente il distacco dello Stato dal territorio”.
Alla manifestazione era presente anche il sindaco Nicola Tenuta, che ha chiesto a Scopelliti di dare piena attuazione al decreto 191, che ha istituito l’ospedale Spoke Acri -. Castrovillari, e di far si che quello del centro presilano non diventi una succursale del presidio ospedaliero del Pollino.
Il commissario alla Sanità ha garantito che “l’ospedale di Acri riavrà ciò che c’era e questo non significa penalizzare Castrovillari, ma porre le basi per una crescita dei due presidi. Quando riavremo i conti a posto – ha aggiunto Scopelliti –, la nostra sanità sarà un modello per tutti”.
Sul fronte della infrastrutture, “faremo in modo, magari attraverso i fondi comunitari, di intervenire efficacemente, laddove sarà possibile farlo, per far uscire Acri dall’isolamento”.
Il presidente della giunta regionale ha più volte sottolineato che “la nostra pianificazione è decennale”, ponendo di fatti la basi per una seconda legislatura. Sul rapporto con l’Udc, “nel caso di una mia ricandidatura porrò la loro presenza come condizione. Il rapporto tra PdL e Udc in Calabria è solido e se questo progetto fosse stato riproposto su base nazionale, i centristi avrebbero avuto altri risultati”.
Se verrà riproposta Forza Italia, “noi ci staremo portando la nostra identità di uomini di destra”. Scopelliti è sembrato poi pessimista circa le sorti del governo Letta, “perché non si può governare con chi ha l’obiettivo dichiarato di abbattere il leader di un partito alleato”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 17-09-2013.