Si è concluso con successo il IV workshop di progettazione urbanistica. A vincere “PORTAmi ad Acri”
Si è svolto lo scorso 14 maggio 2019 presso l’Aula Magna Ludovico Quaroni del Dipartimento di Architettura e Territorio, il quarto Workshop di progettazione urbanistica organizzato nell’ambito delle attività didattiche del Laboratorio di Urbanistica IIB, di cui è titolare la prof.ssa Francesca Moraci con gli architetti, Celestina Fazia, Dora Bellamacina ,Andrea Bartucciotto, Carlo Roselli, architetto acrese, che da anni e promotore di iniziative culturali e per la rivalutazione urbanistica della città di Acri attraverso wokshop, convegni ed iniziative,
Il Workshop, è stato dedicato alla progettazione urbana di centri pedemontani e aree interne, ed ha visto l’esposizione dei lavori vincitori di premi nell’ambito del Concorso indetto negli anni passati da parte dell’Amministrazione di Acri e del Concorso Internazionale organizzato da UrbanPromoGiovani.
Durante l’evento, rivolto prioritariamente agli studenti del Dipartimento di Architettura e Territorio, ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Acri e a tutti gli interessati sono stati presentati i lavori degli studenti che si sono distinti per originalità, creatività e fattibilità tecnica.
Ad ottenere il primo posto il gruppo formato da Teresa Latella e Pierfrancesco Morabito, con il progetto “PORTAmi ad Acri”. Il progetto vincitore si basa sulla realizzazione di una “nuova” porta d’accesso alla città e sulla valorizzazione dell’area nei pressi di San Lorenzo che si affaccia sul fiume Mucone.
Sono stati pensati 10 elementi puntuali aventi ciascuno una funzione diversa collegati da un percorso che asseconda l’andamento orografico. A questi si aggiungono dei percorsi secondari che sono ad oggi difficilmente fruibili, ma che saranno risolti tramite dei mezzi da noleggiare, appositamente pensati per i pendii collinari. Questi permetteranno anche un’esperienza spettacolare in un ambiente vergine ed incontaminato. In conclusione, l’obiettivo principale è quello di “espandere la città e di darle un “nuovo”punto di attrazione, migliorandone inoltre l’accessibilità.