TELETHON, una straordinaria avventura
Deve essere una felicità immensa quella che prova un ricercatore che, scoprendo una proteina o riuscendo a “correggere” un gene “difettoso”, contribuisce in maniera determinante alla creazione di una terapia efficace a sconfiggere una malattia rara. E’ certamente meraviglioso trovare la cura che consenta di camminare a chi è destinato altrimenti a muoversi su una a sedia a rotelle o a dare la vista a coloro che non avrebbero mai potuto vedere la luce e godere dei tanti colori della vita.
Riuscissi anche solo a contribuire, diventerei folle di felicità! Forse è anche per questo che il lavoro del ricercatore mi ha sempre affascinato, e ancora oggi esercita su di me una grande attrazione Avessi seguito i consigli del mio insegnate di chimica! Sosteneva, bontà sua, che avessi nello studio della sua disciplina quello che lui chiamava “il dono dell’istinto” indispensabile per la Ricerca. Se avessi assecondato questo “talento”, magari avrei anche potuto far parte di questa formidabile “squadra” e, con un po’ di fortuna, proprio della squadra dei ricercatori di Telethon. Sognare non costa nulla!
All’epoca però, beata gioventù, (in)seguivo altre “sirene”!
Oggi comunque mi ritrovo ad essere un volontario Telethon. Naturalmente non è la stessa cosa, ma anche questo impegno concede comunque le sue belle gratificazioni.
Un’avventura iniziata cinque anni fa e nella quale mi sono lasciato coinvolgere volentieri insieme a un gruppo di alunni dell’IIS IPSIA-TI di Acri, Istituto scolastico nel quale a suo tempo ho studiato.
Questi ragazzi hanno un dono magnifico: si chiama entusiasmo! Vi assicuro che è impossibile non lasciarsi travolgere! Insieme abbiamo cominciato questo percorso di raccolta fondi nelle piazze del territorio, attraverso la distribuzione dei cuori di cioccolato, tradizionalmente simbolo di Telethon. Con il tempo i momenti della raccolta sono diventati sempre più gratificanti, anche e soprattutto nei risultati.
Da una cifra di millecinquecento euro raccolta il primo anno, oggi di euro ne sono stati raccolti oltre seimila! Un “piccolo” record che non poteva sfuggire alla squadra provinciale di Telethon, coordinata dalla Dott.ssa Paola Tripicchio.
Ieri sera, in una piccola festa autofinanziata dai partecipanti, a questi ragazzi e al loro Istituto è stato consegnato l’attestato di: “Scuola del Cuore”, primo e unico riconoscimento di questo genere concesso a una istituzione scolastica del Coordinamento Provinciale di Cosenza.
Nella motivazione c’è la sostanza di quanto di importante si ottiene quando si è uniti dalla stessa passione.
“Agli studenti dell’Istituto IPSIA-ITI di Acri, perché con il vostro impegno avete smosso le coscienze di molti, raggiungendo il cuore di tanti.
Siamo orgogliosi di voi… grazie di cuore”.
A conferire tale riconoscimento il vicecoordinatore, Giuseppe Galizia, che ha espresso ai ragazzi presenti, non senza emozione, un ringraziamento a nome suo e di quanti come lui attendono la cura per la fibrosi cistica.
I volti puliti di questi ragazzi, pronti a ripartire con maggiore entusiasmo per la prossima maratona, mi ha fatto ritornare alla mente quanto è scritto nel romanzo il piccolo Principe:
“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Grazie, piccoli giganti.